Rette RSA e malattia di Huntington

Domanda
Buonasera, nella mia famiglia e presente la malattia di huntington da partire della nonna ora ce la ha anche mio padre. Purtroppo non sie e voluto curare per anni adesso ho questo problema con le asl e volevo chiedervi in materia tecninca aiuto. Malattia di huntington essendo di natura psichica e neurologia mio padre e nell ultimo stadio si muove a mala pena oramai se la fa addosso ecc.. la retta dovrebbe essere a carico del SSN?? Malattia di alzheimer il tar si e pronunciato la malattia di huntington è simile o anche peggio... Vi pregherei di darmi una mano in merito mia madre e anche in uno stato orribile e pagare la retta mi porterebbe al lastrico. Cordiali saluti

Risposta

La legislazione sul tema e i fondi erogati dal sistema pubblico sono regionali e quindi dipende molto anche dalla regione in cui lei risiede. Inoltre, il sistema delle RSA prevede due tipi di contribuzione, una per l'assistenza prettamente medico-specialistica e l'altra per il servizio di vitto e alloggio fornito dalla struttura. In alcuni casi, quando la patologia richiede un'assistenza specialistica che il paziente non potrebbe avere diversamente a domicilio, il sistema sanitario si accolla le relative spese, mentre la retta per i servizi di vitto e alloggio sono a carico del paziente.
Lei cita sentenze che costituiscono delle pronunce su determinati casi. Questo proprio perché accade che se il l'ASP di competenza non accetta la domanda del paziente, il quale invece ritiene di averne di diritto, sarà necessario rivolgersi al giudice competente per il territorio di residenza del soggetto richiedente, il quale, dopo aver nominato una CTU medica (consulenza tecnica d'ufficio) per valutare le condizioni di salute del paziente e la necessità del suo ricovero in una RSA a carico del sistema pubblico, ordinerà all'Asp interessata di farsi carico delle spese di ricovero, o solo di quelle medico specialistiche o , a seconda dei casi, anche delle spese di vitto e alloggio.
Il nostro consiglio, dunque, se lei si è visto rigettare un richiesta da parte della sua ASP, è quello di rivolgersi ad un avvocato del luogo (ci sono avvocati che fanno il gratuito patrocinio senza dover pagare nulla, se il reddito del soggetto non supera gli 11.000,00 euro l'anno), il quale, coadiuvato anche da documentazione sanitaria del paziente e da un consulente medico di parte, dovrà impugnare il provvedimento dell'ASP dinanzi al Tribunale competente per il riconoscimento del diritto del paziente.