Malattia di Huntington: si concludono senza successo gli studi Precision HD1 e di Precision HD2  di Wave Life Sciences

Malattia di Huntington: si concludono senza successo gli studi Precision HD1 e Precision HD2 di Wave Life Sciences

A meno di una di una settimana dalla notizia della interruzione del programma di Roche, Generation HD1, giunge un’altra notizia inaspettata per la comunità Huntington.

In un comunicato ufficiale di ieri, Wave Life Science ha annunciato la decisione di concludere le due sperimentazioni con farmaci anti senso (ASO) di fase 1b/2a in corso sulla malattia di Huntington, Precision HD1 e Precision HD2. 

"Sono giorni difficili per tutta la comunità Huntington: pazienti e ricercatori di tutto il mondo si sentono disorientati, ma non dobbiamo perdere la speranza. Questo è il momento di farsi forza e sostenere ancora di più le sperimentazioni in corso e quelle prossime a partire. Per fortuna, ci sono altre opportunità da esplorare" - sono le parole di Barbara D'Alessio, Presidente della Fondazione LIRH e vice presidente della European Huntington Association.

La decisione di Wave nasce dall’analisi dei dati: i risultati di Precision HD1 e di Precision HD2 non hanno evidenziato cambiamenti significativi nei livelli di proteina huntingtina mutata (mHTT) rispetto a quelli trattati con placebo e non hanno messo in evidenza risposte  diverse in base ai diversi dosaggi testati. In altri termini, il farmaco non sembra svolgere l’azione sperata nel facilitare la degradazione dell’RNA.

WVE-120102, il farmaco di Precision HD2, è risultato generalmente sicuro e ben tollerato alle dosi più basse; tuttavia, si sono verificati eventi avversi ai dosaggi più alti, che hanno portato i partecipanti a interrompere lo studio. Sfortunatamente, questi risultati non supportano l'ulteriore sviluppo della molecola WVE-120102. Analogamente, i risultati dello studio Precision HD1 non hanno evidenziato cambiamenti significativi nella proteina mutata mHTT nei pazienti trattati con WVE-120101 rispetto a quelli trattati con placebo. Precision HD1 è tuttora in corso in aperto: i pazienti si sottoporranno all’ultima visita di follow-up ma non assumeranno più il farmaco.

Nonostante i risultati negativi di questi due studi, Wave Life Science ha però annunciato che il suo impegno per la malattia di Huntington proseguirà con un ulteriore studio di fase 1b/2a con WVE-003: questo ulteriore ASO, si legge nel comunicato, è stato disegnato in maniera diversa dagli altri con una tecnologia più all’avanguardia che prevede una modifica chimica, rispetto ai due precedenti, che ne aumenta l’affinità all’RNA. 

I promettenti dati preclinici che abbiamo visto finora con WVE-003 ci danno fiducia in questo nuovo programma” – riporta la Community Letter dell’azienda, che prevede di iniziare lo studio di fase 1b/2a di WVE-003 nel corso del 2021.

Ricordiamo che WVE-120101 e WVE-120102 sono farmaci anti senso (ASO), che agiscono riconoscendo l’RNA messaggero che dal gene forma la proteina huntingtina favorendone la degradazione. Sono una sorta di spillo su una mappa (in questo caso l’mHTT) che consente al farmaco di individuare e colpire, riducendola, prevalentemente la proteina difettosa rispetto a quella sana.  

Non tutti i pazienti hanno questi SNP nel loro DNA.

Wave interrompe due dei tre tentativi sperimentali che aveva in programma: Precision HD1 e HD2 seguono la stessa sfortunata sorte di Generation HD1 di Roche. La buona notizia è tuttavia, la continuazione del programma SNP3, che inizierà in fase 1 anche in Italia. Questo programma usa una tecnologia più avanzata ed avrà come target più specifico proprio l’huntingtina mutata presente nella popolazione italiana. ...e intanto PROOF-HD prosegue in fase 3 con la pridopidina. E chissà che questo farmaco a cui tutti prestano meno attenzione non finisca per diventare quello destinato a riservare le migliori sorprese...”, commenta Ferdinando Squitieri, Direttore Scientifico della Fondazione LIRH, Responsabile Unità Huntington e Malattie Rare dell'IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza/Mendel, Coordinatore italiano degli studi Proof HD e Generation HD1.

In allegato, la lettera inviata alla comunità dei pazienti.

Il comunicato ufficiale dell'azienda si può leggere qui.