Riserva cognitiva

Avere hobby aiuta a stare meglio.Lo dimostra uno studio condotto su persone con malattia di Huntington.

Il tempo dedicato agli hobbies nel corso della vita aiuta ad affrontare meglio la perdita delle funzioni cognitive e dell' indipendenza in persone affette da malattia di Huntington in fase iniziale.

Lo studio è stato recentemente pubblicato su Journal of Personalized Medicine, in uno Special Issue che verrà interamente dedicato alla malattia di Huntington, a cura del prof. Ferdinando Squitieri, Direttore scientifico della Fondazione LIRH - Lega Italiana Ricerca Huntington e Responsabile dell’Unità Huntington e Malattie Rare dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza/Mendel.

La ricerca è stata condotta dall'IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza e dalla Fondazione LIRH, in collaborazione con l’Ospedale Sant’Andrea di Roma e con l’IRCCS Carlo Besta di Milano.

Secondo la teoria della Riserva Cognitiva, l’evoluzione delle malattie neurodegenerative nelle persone con un livello di istruzione alto o con un stile di vita attivo sarebbe più lieve rispetto alle altre. Sembra, infatti, che le persone che possiedono un bagaglio intellettivo e di esperienze maggiore siano in grado di proteggersi meglio dai danni cerebrali più severi, prima di sviluppare i sintomi del deterioramento cognitivo o della demenza.

Ma cos’è la riserva cognitiva? La riserva cognitiva è una sorta di ‘magazzino’ di risorse che il nostro cervello accumula nel tempo, che gli consente di sostenere i danni cerebrali e di mantenere un funzionamento adeguato nel tempo. A fronte della stessa perdita di neuroni (le cellule del cervello) - che può essere dovuta al normale invecchiamento, a patologie degenerative croniche o a traumi - due individui simili avranno una diversa capacità di recuperare e mantenere un funzionamento adeguato, in base alla maggiore o minore capacità di riserva cognitiva. Gli individui con maggiore riserva cognitiva presentano una minore perdita di volume cerebrale e una maggiore connettività neuronale, a cui si associa un declino più lento di alcune specifiche funzioni cognitive

La malattia di Huntington è una malattia rara, genetica, ereditaria, neurodegenerativa, che produce una graduale compromissione delle abilità motorie, comportamentali e cognitive. E’ stata dunque un candidato ideale per verificare se e quanto la riserva cognitiva di un individuo potesse ‘proteggerlo’ dal declino cognitivo (perdita delle facoltà mentali) e funzionale (perdita dell’autonomia).

Lo studio ha valutato l’impatto della riserva cognitiva sull’autonomia di pazienti con malattia di Huntington che partecipano allo studio ENROLL-HD in Italia.

E’ emerso che a ridurre maggiormente l'impatto della malattia sulle capacità cognitive e sull'autonomia nella vita quotidiana non è tanto quella parte di riserva cognitiva legata al livello di istruzione o all’attività lavorativa, bensì quella legata alle attività svolte nel tempo libero, in altri termini agli hobbies. Nel gruppo di pazienti con alta riserva cognitiva, il tempo dedicato ad attività come lettura, teatro, giardinaggio, musica ecc. ha prodotto una riserva cognitiva specifica che si associa ad una minore severità di progressione della malattia.

La riserva cognitiva si candida quindi come un possibile fattore neuroprotettivo. La stimolazione cognitiva e l'esercizio fisico aumentano la plasticità neuronale, migliorando le connessioni tra aree cerebrali.  

Sul piano scientifico questo risultato è estremamente interessante – afferma Ferdinando Squitieri, responsabile dello studio – perché identifica un fattore di rischio ambientale che incide sul decorso della malattia di Huntington, indipendentemente dall’effetto della mutazione genetica”.

 

CRI-Tempo Libero (attività principali valutate nel questionario)

Lettura di giornali e settimanali

Attività domestiche (cucinare, lavare)

Guida (escluse biciclette)

Attività tempo libero (sport, caccia, scacchi, enigmistica, numismatica, etc.)

Uso di nuove tecnologie (computer, navigatori, smartphone, Internet etc.)

Attività sociali (proloco, parrocchia, dopolavoro, circoli, partiti politici, etc.)

Cinema, teatro

Cura dell’orto, giardinaggio, bricolage, lavoro a maglia, cucito, ricamo etc. ....

Volontariato

Attività artistiche (musica, canto, recitazione, pittura, scrittura, etc.)

Mostre, concerti, conferenze

Viaggi di più giorni

Lettura di libri

Cura di animali domestici

 

Per approfondire:

Cognitive Reserve in Early Manifest Huntington Disease Patients: Leisure Time Is Associated with Lower Cognitive and Functional Impairment, Migliore et al., J Pers Med (pdf allegato).