Cos'è la malattia di Huntington
Cos'è la Malattia di Huntington
La malattia di Huntington è una malattia rara, ereditaria e neurodegenerativa che interessa principalmente il sistema nervoso. La causa genetica della malattia è da attribuire alla mutazione da espansione di un tratto del DNA che interessa il gene HTT e che produce una proteina anomala, chiamata huntingtina. Tale proteina provoca la morte di cellule nervose (neuroni) in alcune aree del cervello.
In Italia si stima che dei 2 milioni di persone che soffrono di una malattia rara, circa 7.000 siano affette dalla malattia di Huntington e tra le 30.000 e le 40.000 persone siano a rischio di ammalarsi.
La malattia prende il nome da George Huntington, il medico americano che l’ha descritta per la prima volta nel 1872, all'età di 22 anni, sintetizzandone i tre punti fondamentali:
1) l’ereditarietà;
2) il carattere progressivamente invalidante;
3) la tendenza al suicidio e al disturbo mentale.
La complessità della malattia deriva dal fatto che essa agisce contemporaneamente su più livelli: quello dei movimenti involontari (come di una danza incontrollata, ragion per cui è anche detta còrea, dal greco “danza”), quello della perdita delle capacità cognitive e quello dei disturbi psichiatrici. Si manifesta perciò in maniera variabile da soggetto a soggetto, anche all’interno dello stesso nucleo familiare: stessa causa ma facce diverse della malattia. Ciò rende particolarmente difficile riconoscerla e curarla adeguatamente. Ad oggi, la malattia è trattabile solo in via sintomatica e non è stata ancora trovata una cura che porti alla guarigione, che la rallenti nel decorso o che ne prevenga l’insorgenza.
Huntington, Parkinson, Alzheimer, SLA: principali analogie e differenze
Il video è uno speciale sulla malattia di Huntington dal titolo "La più curabile tra le malattie incurabili", a cura di Telecolor - emittente privata di Cremona - della durata di circa 45 minuti, in cui la malattia viene spiegata da punti di vista diversi.
La visione ti permetterà di capire in maniera più immediata e discorsiva che cosa è la malattia di Huntington, cosa significa esserne affetti o convivere con una persona affetta. I punti di vista sono:
- quello medico/scientifico, a cura del prof. Ferdinando Squitieri;
- quello di un paziente (Fabio);
- quello di una moglie e madre (Gianna), di un marito (Gianfranco), di una figlia (Alessandra);
- quello della organizzazione che si impegna per promuovere la ricerca e fornire la migliore assistenza possibile (LIRH).
La causa genetica
Nella prima parte del gene HTT vi è una sequenza di tre nucleotidi, citosina - adenina - guanina (CAG) ripetuta numerose volte (es. CAG-CAG-CAG-CAG-.... ). Questa è definita "ripetizione trinucleotidica”.
In base al codice genetico, la tripletta CAG codifica per l'aminoacido glutammina. Da ciò, una ripetizione della sequenza CAG dà origine ad una catena di glutamine o "poliglutaminica". Una ripetizione trinucleotidica sino a 35 unità di sequenze CAG è considerata normale. Quando, invece, il gene HD presenta più di 40 ripetizioni delle tripletta CAG, la forma alterata della proteina huntingtina che viene prodotta determina la malattia nel corso della vita.
Per questo motivo, la malattia è causata da un'espansione delle triplette CAG ed è una delle numerose malattie da poliglutamine.
Un gene è rappresentato da una sequenza di DNA (acido desossiribonucleico) che codifica per determinate proteine. Il DNA è un polimero (una lunga catena) composta da nucleotidi con una struttura a doppia elica. Un nucleotide è un composto chimico formato da basi azotate (adenia, guanina, citosina e timina) legate ad una molecola di zucchero (desossiribosio) e ad un gruppo fosfato.
Il DNA contiene le informazioni genetiche che vengono tradotte in una sequenza di aminoacidi specifica per ogni proteina, sulla base del “codice genetico”. Gli esseri umani sono diploidi. Questo significa che possiedono due coppie di ogni gene (chiamati alleli), ereditati da entrambi i genitori. Una cellula umana contiene 23 paia di cromosomi. Ciascun paio è formato da un cromosoma paterno e da uno materno.
Il gene mutato nella malattia di Huntington è presente in tutte le cellule dell'organismo sin dal concepimento, quindi la malattia può essere trasmessa da una generazione all'altra.
È una malattia genetica autosomica: colpisce sia gli uomini che le donne in ugual misura, in quanto il gene patologico è localizzato su un cromosoma che è lo stesso in entrambi i sessi (cromosomi di tipo autosomico e non sessuale).
La maggior parte delle persone affette da malattia di Huntington sono eterozigote. Questo significa che possiedono 2 copie del gene differenti: una copia normale (ereditata dal genitore non affetto) e una copia patologica (ereditata dal genitore affetto).
In casi eccezionali e rarissimi, in cui entrambi i genitori sono affetti, il figlio può ereditare 2 copie patologiche del gene (una da ogni genitore). In questo caso, la probabilità di ereditare la malattia non è più del 50%, ma è del 100% e il figlio è omozigote: ha 2 copie del gene identiche.
La malattia di Huntington è una malattia genetica di tipo dominante: con questo si intende che è sufficiente avere una sola copia del gene patologico, derivante da uno dei due genitori, per ereditare la malattia. In altri termini, la mutazione presente nel gene HD ha un effetto dominante sul gene normale, ereditato dal genitore non affetto.