FDA sostiene il percorso della terapia sperimentale per la malattia di Huntington di uniQure
E’ la prima volta che ad una terapia sperimentale sulla malattia di Huntington viene riconosciuto un percorso chiaro e concreto per ottenere un'approvazione accelerata da parte della FDA.
L’autorità regolatoria americana (FDA) ha individuato motivazioni convincenti per sostenere il percorso di approvazione accelerata della terapia genica di uniQure in corso di sperimentazione per la malattia di Huntington - è quanto emerge da un comunicato ufficiale dell'azienda.
La scala cUHDRS è stata ufficialmente riconosciuta come endpoint accettabile, il che rappresenta un cambiamento sostanziale della precedente posizione di FDA. Questa scala, già accettata dall'autorità regolatoria europea - EMA, registrerebbe in maniera più sensibile il cambiamento delle autonomie dell'individuo, favorendo un reclutamento numericamente più contenuto di pazienti nei trial clinici.
Si ricorda che cUHDRS è una scala composita, ovvero riunisce valutazione delle capacità funzionali, cognitive e motorie in un'unica valutazione.
Il dosaggio di neurofilamenti (NfL) viene, inoltre, riconosciuto ufficialmente da FDA come valido biomarcatore per monitorare la tossicità degli effetti della proteina huntingtina che causa la malattia di Huntington. Anche questa iniziativa contribuisce ad accelerare i processi di validazione della terapia sperimentale in atto.
Va ricordato che FDA aveva già concesso la designazione RMAT ad uniQure per AMT-130 nel maggio 2024, affermando che i dati clinici preliminari degli studi di Fase I/II in corso indicavano che AMT-130 ha il potenziale per raggiungere l'obbiettivo di una cura per la malattia di Huntington.
Nel luglio 2024, uniQure aveva inoltre presentato dati provvisori a 24 mesi che hanno mostrato un rallentamento prolungato e dose-dipendente della progressione della malattia, sulla base della scala cUHDRS dei pazienti trattati rispetto a quelli non trattati con il farmaco. Questi dati hanno evidenziato anche riduzioni di NfL nel liquido cerebrospinale, che rappresenta una misura della neurodegenerazione, nei pazienti trattati a 24 mesi rispetto alla visita basale.
L’azienda farmaceutica ha dunque compiuto progressi fondamentali nel perseguimento dell’approvazione accelerata per l’AMT-130, una terapia genica per la malattia di Huntington, allineandosi con la FDA sugli elementi chiave, ovvero:
- Accordo sui dati rilevanti: la FDA ha concordato che i dati degli studi di Fase I/II, rispetto a un controllo esterno di storia naturale, possano servire per una prossima presentazione normativa nota come domanda di licenza biologica (BLA).
- Misure cliniche convalidate: la FDA riconosce la scala composita di valutazione della malattia di Huntington (cUHDRS) come un valido endpoint clinico intermedio per il processo di approvazione accelerata.
- Prove a sostegno: le riduzioni dei livelli di catene leggere dei NfL nel liquido cerebrospinale (CSF) possono servire come prova a sostegno delle indicazioni terapeutiche.
- Stato della terapia avanzata di medicina rigenerativa (RMAT): confermato nel maggio 2024, evidenziando il potenziale di AMT-130 di soddisfare le esigenze critiche non soddisfatte nel trattamento della malattia di Huntington.
"Si tratta di un importante risultato, che apre ad una concreta speranza. Sarà tuttavia necessario, se questi dati, come ci auguriamo, si confermeranno, rendere possibile e sostenibile anche l'accesso a questo tipo di terapia, la cui somministrazione è complessa e verosimilmente costosa, visto che avviene attraverso una procedura neurochirurgica" - commenta il Prof. Ferdinando Squitieri, Direttore Scientifico della Fondazione LIRH.
Ricordiamo che uniQure rivolge da anni un'attenzione alla comunità Huntington italiana, in quanto è sempre presente al Convegno Annuale della nostra Fondazione - l'ultimo lo scorso 30 novembre - per aggiornarci passo passo sulla evoluzione dello studio con AMT-130.