Teva Pharmeceuticals rafforza la sua posizione di leadership nella ricerca sulle malattie del sistema nervoso centrale - in particolare sulla malattia di Huntington.
L'azienda farmaceutica Auspex ha annunciato che la sperimentazione con SD-809, ha dato esiti positivi nel trattamento del sintomo "corea" nei malati di Huntington.
6 ottobre 2014 - Medici, Ricercatori e Associazioni: punti di vista a confronto e nuove prospettive di cura sulla malattia di Huntington e sulla Sindrome di Tourette.
7 ottobre 2014 - Un editoriale di Ferdinando Squitieri, su quanto emerso dal recente convegno di Barcellona, aiuta a districarsi nel complesso mondo della ricerca.
Il principio attivo "cisteamina bitartrato", prodotto dall'azienda farmaceutica Raptor, ha da ricevuto la designazione di farmaco orfano per la malattia di Huntington.
21 05 2014 - Oggi entrano nello studio sperimentale i primi 2 pazienti italiani, primi in Europa, sotto la responsabilità medico scientifica di Ferdinando Squitieri.
E' quanto emerge dai risultati preliminari degli studi in corso in USA e in Europa con AMT-130
Lo scorso 9 luglio uniQure ha condiviso un aggiornamento sui dati provvisori degli studi di fase I/II dell’AMT-130 [HD Gene TRX-1e HD Gene TRX-2] - condotti rispettivamente negli Stati Uniti e in Europa - da cui si evince un rallentamento della progressione della malattia di Huntington.
Resi noti oggi i risultati provvisori dello studio PIVOT-HD per il trattamento della malattia di Huntington, positivi sia per la parte biologica che per quella clinica
PTC Therapeutics ha condiviso oggi i risultati provvisori dello studio di fase 2 PIVOT-HD su PTC518 nei pazienti con malattia di Huntington. Al mese 12, dopo un anno, il trattamento con PTC518 ha dimostrato di avere ridotto la proteina huntingtina mutata (mHTT) nel sangue e nel liquido cerebrospinale (CSF).
Malattia di Huntington, Fondazione LIRH compie 10 anni D’Alessio: mission è unire e sostenere la ricerca
Giuseppe Schiboni (Assessore Regione Lazio): “Sostenere la ricerca sulle malattie rare è fondamentale”
A Roma l’evento per i 10 anni di attività a sostegno dei pazienti
Malattia di Huntington, Fondazione LIRH compie 10 anni D’Alessio: mission è unire e sostenere la ricerca
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Un importate studio ha portato a sviluppare uno strumento di valutazione cognitiva che potrebbe aiutare a predire la gravità della malattia di Huntington in chi si trova in una fase vicina all'insorgenza.
La malattia di Huntington è, come sappiamo, una condizione che colpisce il movimento, la cognizione e il comportamento e si manifesta pienamente in età adulta.
Mentre un test genetico può predirne in anticipo l'insorgenza, la diagnosi clinica si basa prevalentemente sulla valutazione delle funzioni motorie e spesso trascura i sottili cambiamenti cognitivi e comportamentali che pure sono presenti.
Gli adulti con la mutazione genetica, quando sono vicini alla comparsa dei primi sintomi, si trovano in una fase che viene definitiva prodromica/premanifesta precoce.