Campagna #sottolombrello per il World Brain Day del 22 luglio

21 07 2016 - LIRH aderisce alla campagna #UnderTheUmbrella /#sottolombrello, promossa da EFNA in occasione del World Brain Day, che si celebra il 22 luglio 2016.
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21 07 2016 - LIRH aderisce alla campagna #UnderTheUmbrella /#sottolombrello, promossa da EFNA in occasione del World Brain Day, che si celebra il 22 luglio 2016.
Da cellule di maiale la base per nuove potenziali cure per la Malattia di Huntington. Il metodo è stato messo a punto da ricercatori di Casa Sollievo della Sofferenza.
22 04 2016 - Oltre che che sul sintomo 'còrea', la molecola SD-809 (deutetrabenazina) ha effetti positivi anche sulla funzionalità motoria e sulla deglutizione.
L'azienda Evotec ha annunciato la collaborazione con la Fondazione CHDI - nata con l'obiettivo di sviluppare nuovi farmaci per curare la Malattia di Huntington.
In un comunicato, la multinazionale TEVA annuncia che la FDA ha approvato il nuovo farmaco SD-809 per il trattamento del sintomo 'corea' nella Malattia di Huntington.
Se vivete con persone affette da malattia di Huntington, osservare alcuni accorgimenti può garantire una maggiore sicurezza personale in casa per i vostri cari.
Teva Pharmeceuticals rafforza la sua posizione di leadership nella ricerca sulle malattie del sistema nervoso centrale - in particolare sulla malattia di Huntington.
22/02/2021
La Fondazione LIRH partecipa alla Giornata Mondiale delle Malattie Rare 2021. Le voci dei pazienti e dei caregiver prenderanno colore attraverso le loro testimonianze:
Sono queste le domande cui risponderanno i protagonisti. A partire da oggi, 22 febbraio, fino a domenica 28 febbraio, Giornata Mondiale delle Malattie Rare.
14/10/2020
Ieri, 13 ottobre 2020, UniQure ha annunciato che la procedura neurochirurgica di somministrazione di terapia genica è stata eseguita su altri due pazienti nell’ambito dello studio di fase I/II con ATM-130 per la malattia di Huntington.
13/07/2020
SIGNAL è uno studio di Fase II, multicentrico, randomizzato, controllato, in doppio cieco, che ha preso avvio nel 2015 in 20 centri degli Stati Uniti ed è tuttora in corso. Lo studio coinvolge soggetti in una fase molto iniziale della malattia e soggetti prodromici (risultati positivi al test e vicini all’esordio dei sintomi).